LE GROTTE


Foto: cutgana.it

Le viscere del territorio di Melilli sono ricche di grotte naturali, scavate nel corso dei millenni dai vicini corsi d'acqua. A oggi sono cinquanta le cavità carsiche che sono state esplorate, studiate e schedate dagli speleologi del Centro Speleologico Etneo. Di difficile accesso per i visitatori in quanto poste molto spesso in luoghi difficilmente raggiungibili dai non addetti ai lavori, di alcune di esse gli esperti hanno sottolineato l'importanza e la magnificenza, elementi, questi, che le hanno rese uniche nell'ambito del territorio siciliano. L'esistenza di un così elevato numero di caverne è dovuta al fatto che "i monti Iblei" sono dominati dalla presenza di "cave", strette valli fluviali dalle pareti quasi verticali, profondamente incise nell'altopiano calcareo. E' proprio lungo le loro pareti che ad una certa altezza si aprono gli ingressi di numerose grotte che costellano tutto il territorio ibleo, estendendosi da Villasmundo a Città Giardino.

 

Senza dubbio la presenza di queste ultime è legata alla particolare natura chimica delle rocce dei Monti Climiti, dove il fenomeno carsico presenta il suo maggior sviluppo. Infatti i più numerosi e i più interessanti eventi legati all'attività chimica esercitata dall'acqua sulle rocce calcaree degli Iblei si trovano nel  territorio compreso fra gli abitati di Siracusa, Floridia, Sortino e Melilli. E' soprattutto nel centro Ibleo, però, che le cavità naturali fino ad oggi esplorate raggiungono il più alto grado di interesse e la più alta spettacolarità dal punto di vista  morfologico.


 

 

Foto: cutgana.it

La Pirrera di San Antonio

La Pirrera, scavata nei calcari della Formazione dei Monti Climiti sui cui si erge il centro abitato di Melilli, è una grotta dalle proporzioni mastodontiche, caratterizzata da una volta che raggiunge ben 26 metri in altezza, e da corridoi molto spaziosi e profondi che la fanno sembrare di primo acchito quasi una sorta di fascinosa città sotterranea e magica. Di grande interesse culturale, essa è ubicata in contrada Pianazzo, sulla vecchia strada Melilli-Villasmundo, ed è pertanto facilmente raggiungibile da Siracusa e da Catania, percorrendo la Statale 114.

 

Fin dal 1400 la Pirrera è stata sfruttata per l'estrazione della pietra bianca, un tipo di roccia ritenuta particolarmente adatta per l'architettura e la scultura, in quanto ben lavorabile allo scalpello nonostante la sua compattezza e resistenza. Proprio per questi motivi essa veniva richiesta dagli artisti e dai costruttori di buna parte della Sicilia e non solo.
Pare infatti che, una volta estratta dai cosiddetti "pirriatori", la pietra venisse raccolta in blocchi e trasportati per mezzo di "carramatti" trainati da potenti cavalli fino alla stazione ferroviaria di Melilli-Priolo, da dove poi partiva per essere esportata a Messina e forse anche oltre lo stretto.
 
La grotta è aperta al pubblico solo su richiesta. Per prenotare una visita potete contattare l'Ufficio Sport-Turismo-Spettacolo e Cultura del Comune di Melilli ai seguenti recapiti:

 T E L

0931552166

F A X

0931552168

M A I L
 

Foto: cutgana.it

La grotta di Mastro Pietro

La Grotta di Mastro Pietro è una delle oltre 50 cavità carsiche presenti nel territorio melillese. Essa presenta importanti aspetti vegetazionali tipiche dell'area mediterranea e ha uno sviluppo orizzontale complessivo di circa 192 metri, a dispetto della fantasia popolare che invece gli attribuisce una certa estensione sotterranea lungo chilometri e chilometri di labirintiche sale e cunicoli.
La caverna conserva ancora oggi una consistente quantità di concrezioni e rappresenta un importante esempio di carsismo attivo. Al suo interno  sono poi presenti tombe dell'età del bronzo e spettacolari colonne, stalattiti, stalagmiti, pisoliti e vele già formati o ancora in uno stato di formazione.



 

 

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La grotta Alfio

La grotta "Alfio", che si trova vicino al centro abitato di Villasmundo nel torrente Cugno di Rio, è la più lunga ad andamento orizzontale della Sicilia, visto che raggiunge quasi i tremila metri di profondità. Questa grotta, che deve l'appellativo al nome inciso su un grosso tronco d'albero posto vicino all'ingresso, è ancora "attiva", cioè in via di formazione, essendo attraversata da tre corsi d'acqua (due fiumi sotterranei perenni ed uno temporaneo, legato alla piovosità delle stagioni). Al suo interno sono presenti una cascata, due sifoni, vasti saloni di crollo, un lungo ramo fossile riccamente concrezionato e un vasto lago sotterraneo dalle acque cristalline e dalle dimensioni inconsuete per la Sicilia. Proprio per questo motivo la grotta di Villasmundo rappresenta il più importante sistema carsico di tutto l'Altipiano Ibleo e, di conseguenza, è stata riconosciuta anche dall'Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente che ha istituito la Riserva Naturale Complesso Speleologico Villasmundo - Alfio.


 

 

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La grotta Palombara

Oltre al Complesso Speleologico Villasmundo - Alfio è da segnalare la grotta Palombara vicino alla frazione di Città Giardino, che si sviluppa per quasi 800 metri, rappresentando la seconda cavità della Sicilia sud - Orientale per lunghezza. Secondo gli esperti questa cavità dovrebbe essersi sviluppata durante il Pleistocene inferiore e medio, in occasione delle due maggiori ingressioni marine avvenute in quel periodo.
 
Durante queste fasi la grotta era probabilmente in condizioni freatiche, poiché l'area su cui essa insiste risultava collocata in prossimità della costa o addirittura, sommersa dalle acque. L'Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente ha dichiarato nei primi anni '80 la grotta Palombara Riserva Naturale Integrale, essendo "la più importante grotta carsica della Sicilia Orizzontale per lo sviluppo sotterraneo e la complessità dei sistemi di cavità, con una fauna cavernicola variata che comprende una importante componente guanobia".

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