Feste e Tradizioni

 

Gennaio - Maggio

 
San Sebastiano

Il Santo Patrono è solennemente celebrato il 20 gennaio, giorno del suo "dies natalis", quando, alle ore 6.00, si può assistere alla solenne SVELATA della statua taumaturgica, posta sull'altare maggiore. Il Santo rimane esposto alla venerazione dei fedeli per l'intero ottavario, per essere conservato, poi, nella sua nicchia fino al 4 maggio. In quella data, i festeggiamenti in onore di San Sebastiano durano una settimana ed iniziano la sera del 3 maggio con la processione del reliquario in argento: un braccio che tiene in mano una freccia. la notte fra il 3 e 4 maggio, la piazza e il corso principale restano illuminati a giorno per accogliere i pellegrini che arrivano a piedi dai paesi vicini e che aspettano con trepidazione ed ansia l'apertura della chiesa, per manifestare il loro ringraziamento a San Sebastiano. alle 4 in punto del 4 maggio, tra scampanio di campane e sparo di mortaretti viene aperta la chiesa, nella quale si riversano i fedeli che gridano: "semu vinuti ri tantu luntanu. primu diu e e Sam Mastianu". 
Verso le sei, poi, cominciano ad arrivare i "nuri" di Melilli, (uomini, donne e bambini vestiti di bianco con fazzoletto in testa, fascia rossa a tracolla e sui fianchi, un mazzo di fiori in mano) che arrivano correndo dalla santa croce, una località dove si trova un'edicola votiva di San Sebastiano. Successivamente arrivano i "nuri" di Sortino e Solarino. 
Alle dieci si assiste alla trionfale uscita del fercolo, che viene portato in processione per le vie del centro storico. 
I festeggiamenti si concludono l'11 maggio, quando il simulacro di san sebastiano, dopo aver percorso le vie della nuova zona di espansione, viene conservato nella basilica al grido "primu diu e sam mastianu". 
La festa di "maju" è anche per molti melillesi emigrati l'occasione di un ritorno alla loro terra natia.
 
 

Febbraio


Fra gli appuntamenti di maggior rilievo, nel corso dell'anno, spicca il CARNEVALE MELILLESE, che vanta una tradizione antica e storicamente consolidata. 
Il primo carro allegorico "Vivere - Non si muore mai" fu allestito dalla comitiva "a Someggiata" nel lontano 1936. 
Fu solamente nel 1958, con l'istituzione da parte del Comune di premi per i carri allegorici, che si diede nuovo impulso alle festività carnevalesche. 
La baldoria per le vie cittadine inizia il giovedì grasso con la sfilata di "Re Carnevale" accompagnato da gruppi mascherati. 
Il sabato pomeriggio sfilano i bambini in maschera di età compresa fra i 3 e i 6 anni. 
La domenica pomeriggio sfilano per il primo giorno i carri allegorici, che da piazza Carmine raggiungono piazza San Sebastiano. 
Il lunedì pomeriggio è il turno delle comitive, che gareggiano indossando abiti sfarzosi ed eleganti, rappresentando temi di attualità o di burla politica locale e nazionale. 
Martedì, poi, è la serata finale in cui sfilano i carri allegorici, allestiti da veri artisti del ferro e della cartapesta. 
I carri allegorici di Melilli per la bellezza delle figure e la spettacolarità dell'insieme possono gareggiare, senza timore reverenziale, con quelli dei centri più pubblicizzati. 
 
 

Marzo

 

San Giuseppe: viene festeggiato il 19 marzo, se festivo, o di domenica. Il simulacro dalla chiesa madre viene portato in processione per le vie del paese. Al suo rientro si puo' assistere alla tradizionale vendita dei doni in piazza Salvatore Rizzo. 

 
 
 










 






 


Aprile

 

Pasqua 
La "domenica di Pasqua" si può assistere all'incontro tra Cristo Risorto e la Madonna (u 'ncontru).
Alle dieci in punto, all'angolo di via madrice, tra due ali di folla in trepidante attesa, la madonna, ammantata ancòra di nero, portata a spalla dalla chiesa madre attende nascosta l'arrivo del suo figlio.
Dalla basilica di San Sebastiano anche cristo risorto, sempre portato a spalla, raggiunge l'angolo opposto della piazza salvatore rizzo. 
Al suono della campanella, cristo e la madonna corrono al centro della piazza, dove la madre, per manifestare la propria gioia, fa cadere il manto nero e si avvicina al figlio risorto. 
I portatori fanno sobbalzare i fercoli in segno di riverenza, che i melillesi chiamano "li 'ncrinati di Santu Cristu". Quindi i fercoli di Cristo risorto e della madonna vengono portati a spalla per le vie del paese. L'incontro della domenica di pasqua conclude i tradizionali riti della settimana santa, che iniziano il giovedì con la messa in "coena domini" e la successiva visita ai sepolcri. Il venerdì santo, poi, si può assistere alla processione del cristo morto seguito dalla addolorata, che si svolge a sera inoltrata lungo le strade del centro storico. 
Una tradizione sorta di recente, precisamente il 30 marzo 1983, per iniziativa della pro-loco, è quella della Via Crucis vivente, che si svolge la sera del mercoledì santo. La Via Crucis vivente richiama a Melilli migliaia di persone, che assistono alla rivisitazione teatrale della passione e morte di cristo, così come ci è stata tramandata dai vangeli. 

 
 

Agosto

 

Nell'ultima settimana di agosto, l'Associazione "Arte e cultura K2" organizza, in collaborazione con l'Amministrazione comunale, la sagra "Pititti, Pititteddi e Liccumarei", con la degustazione di prodotti tipici locali.

 
 

Settembre

 

Madonna delle Grazie: si festeggia l'8 settembre, se festivo, o di domenica. Il simulacro della madonna delle grazie, dall'omonima chiesa rupestre, viene portata a spalla in processione per le vie del paese nel tardo pomeriggio. 
 
 




















 

Ottobre

 

Madonna del Rosario: si festeggia la seconda domenica di ottobre. L'artistico simulacro in legno di cipresso, scolpito nel 1803, percorre in processione le vie principali del centro storico per rientrare poi nella Basilica di San Sebastiano, dove si trova un altare a lei dedicato.

 
 

Dicembre

 

Immacolata: si festeggia l'8 dicembre presso il convento dei padri cappuccini. il simulacro della "mmaculatedda", portato a spalla dai fedeli, percorre le vie principali della cittadina per rientrare nel convento, dove rimane alla venerazione dei melillesi. 

Natale: durante il lungo periodo natalizio vengono allestiti nelle chiese e nelle case private i tradizionali presepi. Le vetrine dei negozi sono addobbate con i tradizionali colori natalizi. 
Inoltre vengono organizzati incontri musicali e tombole di beneficenza. Nei giorni 26 dicembre, 1 e 6 gennaio viene allestito nella serva del convento dei padri cappuccini il Presepe Vivente, che richiama migliaia di visitatori per il fascino che suscita con il suo caratteristico paesaggio che ricrea in piccolo la palestina dei tempi di Gesu'. Infatti vengono rappresentati mestieri del mondo contadino ormai dimenticati, nonche' le botteghe artigianali e quanto puo' suscitare interesse nei visitatori.

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